Itinerari

Pace, tranquillità tra le risorgive del Bacchiglione

Una veduta aerea delle risorgive. A fianco, uno scorcio invernale dell'area.


Un itinerario ad anello nel caratteristico borgo ai piedi delle prealpi trevigiane e bellunesi che fu dominio del Gattamelata.

La copertina del libro.

Anche se le restrizioni e i divieti imposti dall’emergenza sanitaria stanno limitando le possibilità di movimento e gli spostamenti, suggeriamo un itinerario alla portata di tutti e facilmente percorribile per chi volesse muoversi all’aria aperta e respirare una boccata di aria buona all’interno del Comune di residenza. È quello delle Risorgive e delle sorgenti del fiume Bacchiglione, un’area verde di 27 ettari tra Dueville, Villaverla e Caldogno, un percorso apprezzato dai podisti ma adatto anche ai camminatori della domenica per la sua pace e tranquillità e per l’importanza naturalistica: boschi di salici, pioppi e olmi, aree paludose con canneti, uccelli acquatici e pesci. Attorno alle zone alberate si è sviluppato nel tempo un ecosistema con numerose specie animali e vegetali: la zona umida, oltre a rappresentare una riserva d’acqua per tutto l’anno, ospita popolazioni di fauna selvatica e costituisce luogo di sosta e rifornimento per gli uccelli migratori. L’area interessa tre comuni: Dueville con la frazione Vivaro, Caldogno con la frazione Capovilla e il territorio del bosco di Villaverla. Si parte proprio da Vivaro, dove lasciando la piazza si raggiunge il ponte sul Bacchiglione e si prende l’argine sulla destra verso nord. Questi argini sono stati rinforzati dopo l’alluvione del novembre 2010 che provocò ingenti danni in tutta la provincia. Percorrendo l’argine, dopo circa un chilometro si scende sulla sinistra lungo una strada sterrata che conduce in direzione via Due Ponti e via Pagello, proseguendo verso l’abitato di Capovilla. Alla rotatoria della frazione si trova un giardinetto con una piccola fontana e un capitello dedicato alla Vergine Maria. Da qui si gira a destra in via Timonchio e ci si dirige al ponte dell’omonimo torrente, addentrandosi nel territorio di Novoledo (Villaverla), verso le sorgenti del Bacchiglione. Il bosco è un angolo di rara bellezza ed è in qui che ci si trova in piena zona di risorgive, un luogo caratterizzato da prati umidi e da numerose specie di piante acquatiche, ma anche da grandi piante ad alto fusto, come salici ed ontani. Continuando sulla strada sterrata si arriva a due fontane di acqua di risorgiva, luogo ideale per una sosta e un ristoro prima di uscire dal bosco e iniziare la via del ritorno. Dopo aver passato il ponte, si prosegue lungo la strada che affianca le vasche e si esce dall’area, incontrando dapprima un piccolo capitello e poi un tratto erboso che diventa poi un argine. Seguendolo per un paio di chilometri si ritorna al ponte sul Bacchiglione in località Vivaro, luogo di partenza e di arrivo dell’itinerario. E’ anche possibile accedere direttamente all’oasi naturalistica delle Risorgive, con ingresso da via Bissolati a Dueville.


La passeggiata dura circa tre ore ed è accessibile ai bambini più grandi ma non ai passeggini. Lungo il sentiero si incontrano cascate e mulini.

 

A questo ambiente naturale da proteggere e custodire è dedicato anche un recente libro promosso dall’amministrazione comunale di Dueville: un bel volume di oltre 400 immagini a colori e testi di qualità: Il bosco delle risorgive – Ambiente, natura e storia. Il libro, realizzato da Eloisa Ferrari e dal compianto Stefano Dal Cengio, è un concentrato di materiale sull’ambiente, la natura e la storia delle risorgive di un’area compresa nei tre territori comunali confinanti. Nelle circa 240 pagine il lettore può scoprire i segreti di questa zona verde, traendone importanti spunti di lettura e curiosità. Il libro evidenzia come in quest’area, attorno alle zone alberate, si sia sviluppato nei decenni un ecosistema che assicura la presenza di numerose specie animali e vegetali in un territorio sempre più povero di biodiversità per i ben noti problemi ambientali che attanagliano il nostro pianeta. Scorrendo le pagine riccamente illustrate, ci rendiamo conto di quanto oggi sia importante preservare zone come questa, di grande importanza naturalistica. In particolare, le Risorgive sono fondamentali anche perchè fanno parte di uno dei più grandi bacini acquiferi d’Europa. Ma non solo, la zona rappresenta il cuore pulsante del corridoio ecologico che percorre la Provincia da Nord a Sud ed è parte del progetto ‘Natura 2000’ diffuso su tutto il territorio dell’Unione Europea per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari. Negli ultimi anni il parco è diventato un punto di riferimento delle attività educative promosse da Viacqua, ente al quale è stata affidata la gestione dell’area, e ha ospitato laboratori e visite guidate per le scolaresche, corsi ed eventi. Nella bella stagione è possibile visitare l’area sfruttandone le aperture domenicali e festive in un calendario che viene diffuso anno per anno.
Durante le giornate di apertura vengono anche organizzate visite del parco che daranno la possibilità di conoscere e vedere da vicino la ricchezza della flora e della fauna che lo caratterizzano. Com’è facilmente comprensibile, tutte queste attività hanno subito rallentamenti e divieti durante il 2020 a causa della pandemia e l’augurio di tutti è che con l’arrivo della primavera almeno alcune di esse possano ripartire in sicurezza.