Itinerari

Nasce l’Alta via della Grande Guerra

200 chilometri collegano i quattro sacrari militari (Pasubio, Cimone, Asiago e Grappa).

Prende sempre più forma l’Alta Via della Grande Guerra, un percorso di 200 chilometri che collega i quattro Sacrari militari vicentini (Pasubio, Cimone, Asiago e Grappa) attraversando i luoghi dove si è combattuta la Prima Guerra Mondiale, ancora oggi ricchi di memorie e reperti storici. Dal piazzale della Vittoria a Vicenza, terrazza panoramica sulla città, si può ammirare l’arco montano lungo cui si sviluppa l’Alta Via e proprio nel piazzale è stato illustrato l’ambizioso progetto alla presenza delle maggiori autorità provinciali.

L’Alta Via è un’iniziativa prima di tutto culturale e storica: i Sacrari sono gli elementi che, dopo i restauri del Centenario, diventeranno luoghi della Memoria Nazionale inseriti nel più ampio scenario europeo di valorizzazione dei paesaggi della Guerra come monito per le generazioni future. L’investimento economico sfiora il milione di euro, al 70% finanziato dalla Regione Veneto e per il resto a carico di Provincia e Comuni. L’elemento cardine è l’unione delle risorse e a testimoniarlo è anche il logo: una montagna stilizzata composta da quattro montagne. Si parte dal Pasubio, la più verde per vegetazione, poi il Cimone color verde pino, Asiago con la terra marrone per finire con la roccia del Grappa. Un logo che sarà utilizzato lungo il percorso, sulla cartellonistica e sulle rocce. Come ha sottolineato il sindaco di Schio Valter Orsi, il progetto ha molte valenze a partire da quella ambientale, visto che interessa luoghi incontaminati da cui si ammirano magnifici panorami montani. Ma non da meno è quella turistica dedicata a chi vuole vivere l’esperienza della montagna, e ancora quella economica e sociale: prodotti locali, ricettività, ristorazione, con la riqualificazione di paesi, contrade, rifugi, baite e agriturismi.

Uno dei paesaggi.

A partire dal 2001 questo museo all’aperto della Grande Guerra è stato oggetto di interventi di recupero grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero dei Beni Culturali. Un lavoro che la Provincia di Vicenza, con la Regione Veneto e 35 Comuni del territorio, ha deciso ora di mettere in rete creando l’Alta Via. Il percorso escursionistico è percorribile in più giornate e in più tratte, adatto allefamiglie, ai bambini e accessibile in buona parte anche alle persone con disabilità accompagnate. E’ un modo per riscoprire il cammino nel silenzio dei boschi, trascorrendo una notte in baita o gustando nei rifugi i sapori della cucina di montagna. Il progetto prevede la sistemazione e messa in sicurezza di sentieri alpini del Cai già esistenti nel territorio montano e pedemontano come collegamento di ambiti che sono stati interessati dal 1915 al 1918 da eventi bellici. Si interviene sia negli edifici della memoria (Sacrari Militare, Musei, Museo, Centri Visita), che in campo aperto nei siti recentemente recuperati (Area del Pasubio, del Novegno – Priaforà, del Cimone, dell’Ortigara, di M. Zebio, complesso Melette, M. Fior e Castelbomberto, M. Cengio), nelle fortezze italiane (Forte Corbin, Forte Campolongo, Forte Interrotto, Forte Verena) e in quelle austroungariche nel limitrofo altipiano delle Vezzene (Forte Luserna, Forte Belvedere, Forte Spitz di Vezzena).

Per facilitare e velocizzare l’esecuzione dei lavori intervenendo su più punti contemporaneamente, il percorso principale dell’Alta Via è stato suddiviso in aree riferite ad ambiti geografici. Una suddivisione utile anche a pianificare il cammino secondo il livello di preparazione degli escursionisti, con un occhio di riguardo a gruppi organizzati e famiglie. Le aree sono 5: Pasubio e Novegno con gli ambiti Pasubio, Novegno e Priaforà nella zona della Val Posina; altopiano di Tonezza con gli ambiti Caviojo e Cimone; altopiano dei Sette Comuni con gli ambiti di Cengio, Lemerle e Zovetto, Zebio, Ortigara; monte Grappa con ambiti di Col Moschin, Col della Beretta e Asolone, Pertica e Cima Grappa; Pedemontana, zona sud dell’altipiano località Boscon, Granezza, Vallonara e Marostica, Bregonze. A beneficio degli escursionisti ecco un quadro aggiornato sui lavori eseguiti o in via di esecuzione e sui sentieri percorribili.Nell’ambito Monte Pasubio e Novegno – Priaforà – Val Posina è stato sistemato il sentiero Cai nel tratto di percorso da Passo Xomo a Bocchetta Campiglia passando per l’osservatorio del capitano Tron. I lavori sono proseguiti nel tratto da Passo Xomo sino ai Colletti di Posina con il recupero del caposaldo italiano di M. Alba. In agosto è iniziato il cantiere a passo Campedello. Nell’ambito Monte Cimone – Valle dell’Astico si sta sistemando il sentiero Cai lungo la strada degli Alpini nel tratto di percorso da contrada Pierini sino a Monte Cimone. Nell’area altopiano dei Sette Comuni sono in corso lavori sul sentiero di accesso al Museo all’aperto di Monte Zebio e sul sentiero Cai da Malga Pozze e Monte Forno sino a Monte Chiesa. A breve inizierà la sistemazione del museo all’aperto di Monte Cengio e in particolare del sentiero di arroccamento noto come La Granatiera. In zona Monte Grappa è stato sistemato il sentiero Cai da contrada Londa a Valstagna sino a Col Moschin e poi sino a località Finestron. Infine nell’altopiano sud Pedemontana vicentina, gli interventi inizieranno in questi giorni di settembre.

Alta Via della Grande Guerra: oltre 200 km di sentieri sulle Prealpi vicentine