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Un murale a Chimbote ricorda Nadia De Munari a un anno dalla morte

Il murale realizzato a Chimbote in ricordo di Nadia De Munari.
di Andrea Frison

Un grande murale dai colori brillanti che si staglia sul panorama grigio e polveroso di Chimbote, quasi trasfigurando la città peruviana che si affaccia sull’Oceano Pacifico. Lo hanno realizzato nel cortile della scuola “Mamma Mia” per ricordare Nadia De Munari, la missionaria laica dell’Operazione Mato Grosso che a Chimbote si occupava di coordinare i servizi educativi della parrocchia. Un anno fa Nadia è stata aggredita durante (pare) un tentativo di furto e il 24 aprile si è spenta a Lima, in ospedale, a causa delle ferite riportate.

Il ricordo a Chimbote

A Chimbote sono giorni di ricordi, di dolore ma soprattutto di speranza, rappresentata dai fiori che ogni giorno dal 18 aprile (giorno dell’agguato) i bambini delle scuole seguite da Nadia depongono ai piedi del grande murale. Un murale che riassume la vita di Nadia e il suo sacrificio: la missionaria è infatti dipinta mentre scende dalle montagne (le Ande, dove Nadia ha svolto le prime esperienze missionarie come raccontano qui alcuni amici dell’Omg) con un fiore in mano. Poi della missionaria si vede solo il braccio, come se il resto del corpo fosse travolto dalle acque dell’Oceano, mentre nella mano stringe una rosa: spine e bellezza, gioia e dolore, il riassunto del suo impegno missionario e del suo martirio. Il cielo piange la morte di Nadia, si vede nelle immagini successive, ma è una pioggia che nutre e fa sbocciare nuovi fiori a Chimbote, rappresentati dai tanti bambini che in questi giorni, assieme alle loro insegnanti e ai padri del centro Don Bosco seguito dall’Omg stanno ricordando Nadia.

Il ricordo a Schio

Un cammino per ricordare Nadia De Munari, ad un anno dalla morte. Lo organizzano la parrocchia di Giavenale e l’Operazione Mato Grosso domenica 24 aprile, a un anno esatto da quando Nadia, missionaria laica dell’Omg, si è spenta a Lima, in Perù, in seguito ad un’aggressione avvenuta pochi giorni prima durante, pare, un tentativo di furto nella missione di Chimbote, dove si occupava di servizi educativi per l’infanzia.

«Ci daremo appuntamento davanti alla chiesa di Giavenale alle 20 – racconta Rosanna Stefani, amica d’infanzia di Nadia, catechista e a sua volta volontaria dell’Omg -. Poi inizieremo un percorso a tappe, in ciascuna ricorderemo Nadia con delle letture o testimonianze. A ciascun partecipante chiediamo di portare un fiore, in ricordo di Nadia». Fiori come quelli che Nadia coltivava in missione, nonostante le asperità del clima, che si trattasse delle Ande o in riva all’Oceano, come a Chimbote. Una passione, ereditata dal padre, che riassume anche il modo in cui Nadia ha vissuto il servizio di missionaria. Anche per questo la tomba di Nadia, nel cimitero di Schio, è ricca di fiori colorati. «Qui, ogni 24 del mese, ci troviamo a recitare il rosario per Nadia, con gli amici e i famigliari – prosegue Rosanna -. Lo faremo anche domenica 24 aprile, alle 15». Intanto gli amici di Nadia e l’Omg è al lavoro per nuove iniziative in ricordo della missionaria. «Vorremmo creare un altro luogo dove poterla ricordare, a Giavenale – spiega Rosanna -. C’è un progetto per la realizzazione di un capitello dedicato alla Madonna, proprio a pochi passi dall’abitazione di Nadia, e stiamo vedendo come fare perché ci sia anche un suo ricordo».