Itinerari

L’autunno scopre i segreti dei boschi del Pian del Cansiglio


Situato a cavallo di Veneto e Friuli-Venezia Giulia offre fenomeni quali l’inversione termica e il carsismo.

È possibile incontrare anche i cervi.

È l’autunno il momento migliore per visitare il Pian del Cansiglio, altopiano delle Prealpi Bellunesi, circondato dall’omonima foresta, situato a cavallo di Veneto e Friuli-Venezia Giulia, nella regione storico-geografica dell’Alpago. Già da fine settembre si va a caccia di faggete (boschi di faggi) e dell’inquadratura migliore per immortalare il “foliage”. Prima volta in questo altopiano?
Vale la pena percorrere il sentiero “Anello del Cansiglio”. L’itinerario ha una lunghezza totale di quasi 15 km e il tempo di percorrenza è stimato in circa quattro ore. Il percorso ha inizio al parcheggio di fronte al rifugio S. Osvaldo dove si può comodamente lasciare l’auto. Si sale verso Casera Lissandri per la strada che attraversa i prati e i pascoli. Si prosegue lungo il sentiero, senza raggiungere la Casera, fino al limite del bosco e si svolta verso destra; si procede utilizzando il percorso entro i rimboschimenti di abete rosso fino a raggiungere la strada provinciale n. 422 che attraversa la Piana del Cansiglio.
Si attraversano i prati utilizzando il sentiero e ci si dirige verso la torbiera e poi verso il giardino botanico alpino; si prosegue al margine del bosco fino a giungere alla strada che porta all’area picnic Archeton, oltre il golf club. Si continua entro il bosco fino a giungere alla seconda area picnic Bus de la Lum, si prosegue lungo il margine del bosco, dirigendosi sul sentiero fino a intercettare la strada asfaltata in prossimità del ristorante Genziana.
Oltrepassata la strada provinciale, si segue il sentiero verso il Villaggio cimbro Vallorch, dapprima lungo la strada asfaltata che costeggia i prati, successivamente nel bosco. Superato un pannello illustrativo sulle carbonaie, ci si ricongiunge al sentiero che, attraversando la piana, riconduce alla strada che porta al parcheggio del Ri fugio S. Osvaldo. Il dislivello è praticamente assente, per cui la zona è ideale per una passeggiata tranquilla, anche con i bambini.


Attraverso questo percorso si scopre un bosco capace di mutare ogni centinaia di passi nel colore, nella densità, nell’intensità. Coperte di muschio verde coprono massi. Un tappeto di foglie scricchiolanti accompagna i passi.

 

L’esperienza del bosco sul Pian del Cansiglio riserva sorprese molto interessanti.

Attraverso questo percorso si scopre un bosco capace di mutare ogni centinaia di passi nel colore, nella densità, nell’intensità. Coperte di muschio verde coprono massi, tronchi, suolo, un tappeto di foglie scricchiolanti accompagna i passi, la luce filtra in maniera umile tra le fronde.
Sul Pian del Cansiglio, inoltre, avviene il fenomeno dell’inversione termica: le temperature sono più alte in cima, nei versanti coperti di boschi che racchiudono i prati, mentre in questi ultimi i gradi si abbassano notevolmente. Un fenomeno che ha effetti sulla flora e sulla quantità di muschio presente. Per l’inversione termica si trovano faggi in quota, abeti bianchi e rossi scendendo più in basso.
Non solo inversione termica. Il Pian del Cansiglio è soggetto anche al fenomeno del carsismo. Tra i boschi ci si imbatte in continui avvallamenti, buche coniche (alcune arrivano a una profondità di quindici metri) e improvvisi “crepacci”, strette aperture sul fondo degli avvallamenti, dai quali soffia un vento freddo.
La roccia calcarea, a contatto con una combinazione di acqua piovana e anidride carbonica, si scioglie lentamente, dando vita a buche, grotte, inghiottitoi. Il più celebre inghiottitoio carsico sul Cansiglio è il sopracitato Bus de la Lum: un pozzo a strapiombo profondo 180 metri, collegato tramite un condotto sotterraneo al Pozzo dei Bellunesi, a sua volta un sistema complesso di pozzi carsici. Il Bus de la Lum si presta a leggende folkloristiche che vedono come protagoniste le Anguane, ma “nella realtà” è stato anche scenario di un eccidio durante la Seconda Guerra Mondiale. Una croce nei pressi ricorda l’evento.
La stagione autunnale fa da cornice anche ai rituali d’accoppiamento dei cervi, che si incontrano nei boschi circostanti il Pian del Cansiglio. I loro bramiti, per chi li può intercettare, sono un’esperienza meravigliosa.

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  • Segnalo che il cervo nella foto è un cervo americano (cervo coda bianca) e quindi non c’entra nulla con il cervo del Cansiglio (cervus elaphus). Cordiali saluti