Torna in Fiera a Vicenza Hit Show, l’appuntamento dedicato alla caccia, al tiro sportivo e alla sicurezza personale. L’evento, che verrà inaugurato sabato 10 febbraio e proseguirà fino a lunedì 12, punta a richiamare 40mila visitatori, in forza di un trend in continua crescita, dalla prima edizione del 2015 ad oggi.
L’appuntamento, rappresenta un’eccellenza sul piano nazionale, e si sta ritagliando un ruolo anche a livello europeo. Tuttavia non mancano perplessità sull’evento, sollevate sia dalla comunità ecclesiale che dalle associazioni pacifiste, sostenute dall’Osservatorio sulle armi leggere (Opal) di Brescia.
Il convegno “L’Italia che si arma”
Quest’ultimo, in particolare, in collaborazione con al rete per il disarmo organizza l’incontro pubblico “Insicurezza, rancore, farsi giustizia: dentro l’Italia che si arma” che si terrà sabato 10 febbraio (alle 15) nella sala conferenze dell’Istituto Missionari Saveriani in viale Trento 119 a Vicenza.
«Il terribile attentato di Macerata, in cui un giovane ha scaricato due caricatori dalla sua pistola, legalmente detenuta per uso sportivo, contro le persone di colore, evidenziano l’attualità del convegno, che era in programma già da tempo», spiegano gli organizzatori. Tra i relatori vi saranno, Riccardo Icona, giornalista e conduttore del programma “Presa Diretta” di Rai3 che lo scorso ottobre ha dedicato una puntata al tema “Legittima difesa”, il quale presenterà la sua inchiesta sulla diffusione delle armi in Italia e negli Stati Uniti; Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio OPAL, che esporrà le questioni riguardanti le norme e la trasparenza delle informazioni sulle armi in Italia e i risultati preliminari di un’indagine su omicidi, suicidi e reati in Italia con armi regolarmente detenute; Pasquale Pugliese, Segretario del Movimento Nonviolento, che presenterà le proposte per un’altra sicurezza possibile e realistica, fondata sulla costruzione della cultura della nonviolenza e della buona convivenza. Al convegno sono stati invitati anche i sindaci di Vicenza e di Rimini per presentare la posizione delle rispettive Amministrazioni comunali riguardo al salone fieristico HIT Show.
La questione dei minori
Ad oggi, il regolamento della fiera consente a bambini e ragazzi con meno di 18 anni di partecipare all’evento solo se accompagnati da un adulto. Non è consentito maneggiare le armi esposte, cosa che però avviene, come documentato dal nostro giornale due anni fa e ripreso anche da Famiglia Cristiana lo scorso anno.
I tentativi, sostenuti anche dalla commissione diocesana per la pastorale sociale e del lavoro, per arrivare ad un codice etico più “stringente” per l’ente fiera (nel frattempo apparentatosi con l’analoga realtà riminese per dare vita ad Italian Exhibition Group Spa), non hanno avuto seguito. Da un paio d’anni, si assiste al consueto scambio di comunicazioni ufficiali in cui l’ente fieristico ribadisce il regolamento di Hit Show. Per l’edizione che sta per cominciare, è stato il sindaco di Vicenza Achille Variati a chiedere chiarimenti, in seguito alla mozione approvata a settembre 2017 dal Consiglio comunale, all’unanimità, per sollecitare l’amministrazione ad impegnarsi “per superare, per quanto possibile, alcune criticità rilevate all’interno del Salone”.
Variati ha chiesto quindi chiarimenti in merito “ad alcuni genitori ed espositori che hanno acconsentito ai minori di maneggiare le armi” e alla “presenza di raccolte firme e petizioni di rilevanza politica”. Il sindaco sottolinea, inoltre, come sia stato fatto notare che il regolamento degli espositori non fosse visibile sul sito di Hit Show e che “quello per i visitatori non risultasse sufficientemente conosciuto e divulgato”. Al sindaco di Vicenza ha risposto Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group Spa, ribadendo il regolamento vigente, e precisando che l’ente “organizza e sostiene molti momenti di approfondimento e formazione sul corretto uso delle armi” e che per la nuova edizione, ormai ai nastri di partenza, verrà “creata un’apposita area – open e visibile a tutti i visitatori – dedicata alla formazione”.