Un Duomo gremito ha partecipato domenica scorsa a Breganze alla conclusione degli anniversari (150 anni dalla nascita e 100 anni dalla morte) della venerabile madre Giovanna Meneghini, fondatrice delle suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria.
«Anche il genio femminile si manifesta in stili femminili di santità , indispensabili per riflettere la santità di Dio in questo mondo. E proprio anche in epoche nelle quali le donne furono maggiormente escluse, lo Spirito Santo ha suscitato sante il cui fascino ha provocato nuovi dinamismi spirituali e importanti riforme nella Chiesa». Con questo passaggio tratto dall’esortazione apostolica Gaudete et Exsultate di papa Francesco, il cardinale Pietro Parolin ha evidenziato il significato stesso della figura di Giovanna Meneghini.
Nel saluto introduttivo alla messa il vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol ha sottolineato come la Venerabile faccia parte «di quel lungo e variegato rosario di santità della chiesa vicentina e sia al contempo legata al filo d’oro che tesse la santità della chiesa universale».
Di madre Giovanna il cardinale Parolin ha ricordato «la eroicità delle virtù degna di essere ammirata e soprattutto imitata» e ha indicato come «l’eredità di madre Giovanna alle sue figlie e a tutti noi» stia nella capacità di «cogliere il valore di ogni attimo: ogni attimo è seme di eternità se vissuto con amore e per amore perché solo l’amore dà sostanza alla vita. È solo l’amore che ci permette di vincere le forze oscure del male e fare del mondo un anticipo piccolo ma reale di Paradiso».