Itinerari

Dalla Via dell’acqua al Bosco delle Penne Mozze

Il paese, tra i Borghi più Belli d’Italia, offre natura, storia, passeggiate semplici ma suggestive.

Il ‘Ponte di Sassi’ sul torrente Rujo

Finché dura il bel tempo un suggestivo itinerario da percorrere è quello della via dell’acqua, quasi 3 chilometri nel sottobosco lungo il torrente Rujo nel territorio di Cison di Valmarino in provincia di Treviso a 50 chilometri da Bassano del Grappa. La passeggiata dal centro del paese è semplice, ben segnalata e si presenta con un dislivello di 150 metri. Camminando, per lo più all’ombra della fitta vegetazione, è possibile vedere un antico mulino, lavatoi, fontane e diverse opere idrauliche alternate dai dei ponticelli che attraversano il corso d’acqua come quello “dei Sassi”. E non mancano installazioni artistiche e vecchie case caratteristiche della zona.

La via dell’acqua, poi, conduce anche a un altro meraviglioso luogo che è il Bosco delle Penne Mozze (che si può raggiungere anche in auto). È stato inaugurato nel 1972 ed è un luogo di memoria immerso nella natura, con circa 1.600 metri quadri di estensione, che ricorda tutti gli alpini del trevigiano caduti in guerra. Sul terreno, più volte ampliato nel corso degli anni, sono state messe a dimora diverse specie arboree e tracciati dei sentieri intitolati alle Medaglie d’Oro al Valore Militare della provincia. Oltre 200 stele, poi, portano il nome e la data di nascita di altrettanti alpini morti durante il conflitto. Nell’area è presente anche un altare simbolico, posto di fronte a una campana votiva in ottone. Lungo il percorso, inoltre, si trovano numerosi monumenti e cippi, dono della comunità come segno di solidarietànei confronti del corpo alpino.

È possibile vedere un antico mulino, lavatoi, fontane e diverse opere idrauliche alternate e ponticelli.

Cison di Valmarino
Particolare

Dopo essersi immersi nel paesaggio naturale che racconta storie e genti del passato, si può proseguire con una visita a Cison di Valmarino, che è inserito tra i Borghi più Belli d’Italia. Piazza Roma è un piccolo gioiello in cui si affaccia Palazzo Barbi, villa veneta che ora ospita il municipio dove al secondo piano sono esposti una settantina di apparecchi che raccontano lo sviluppo tecnico ed estetico della radio nel secolo scorso (in mostra anche il radiofonografo Safar progettato nel 1938 dall’ingegner cisonese Virgilio Florani, pioniere delle telecomunicazioni). E in piazza troviamo la loggia costruita a metà del Seicento come tribunale, ma che oggi è stata trasformata in teatro cittadino.

Le stele in ricordo degli alpini caduti

Anche la chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta merita una visita: consacrata nel 1746 si caratterizza per la sua doppia facciata. Quella dell’ingresso principale, a ovest, ornata da tre statue ottocentesche di Marco Casagrande raffiguranti Fede, Speranza e Carità e quella a est, sulla piazza, che vede al centro la statua del patrono San Giovanni Battista e ai lati disposte in coppia Prudenza e Giustizia e Fortezza e Temperanza. A navata unica, l’interno della chiesa custodisce il dipinto “l’Assunzione della Vergine” di Egidio Dall’Oglio (risalente al 1753 e posto dietro l’altare), e anche un prezioso organo di Gaetano Callido del 1779. Degni di nota sono anche i dipinti settecenteschi di un allievo di Giovanni Battista Piazzetta. Curioso, poi, il fatto che le imposte delle case del centro del paese siano tutte rosse o marroni: qui la tonalità viene chiamata “rosso Brandolini” a richiamare il nome dei conti del XVII secolo proprietari delle terre. Per concludere non si può fare a meno di far visita alle frazioni del paese: la prima è Tovena, un borgo rurale di case di sasso quasi tutte recuperate.

La via dell’acqua a Valmarino

Qui troviamo una fontana settecentesca a pianta ottagonale in pietra masegno con specchi in pietra rossa, la chiesa dei Santi Simone e Giuda con il trittico dell’altare maggiore di fine Seicento e i tre altari minori interamente scolpiti e dorati e l’antica canonica con gli stemmi dei Brandolini e del vescovo Pietro Lioni. La seconda frazione, invece, è Mura con costruzioni anch’esse tutte completamente in sasso. E poi c’è Rolle, circondata da boschi evigneti di Prosecco, che il poeta Andrea Zanzotto ha definito < una cartolina inviata dagli dèi >.

A Cison di Valmarino Piazza Roma è un piccolo gioiello in cui si aaccia Palazzo Barbi, villa veneta ora sede del municipio che ospita anche una mostra sulla radio nel secolo scorso.

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