Itinerari

Boschi, ori e tradizioni contadine. Sono i “Sentieri fantastici”

Un volume raccoglie 27 percorsi semplici e panoramici, adatti soprattutto a bambini e ragazzi. Ve ne proponiamo tre.

Si chiama “Lungo sentieri fantastici la nuova guida escursionistica pensata per le famiglie o per chiunque pratichi una mobilità dolce, con percorsi semplici e panoramici, percorribili anche dai più piccoli, nei luoghi più belli della valle dell’Astico e della val Posina. Redatta da Giulia Stenghele, la guida contiene 27 percorsi tracciati e completi di scheda tecnica, cartina, descrizione dettagliata, immagini; molte curiosità e cenni storici; alcuni racconti per ragazzi basati su leggende popolari; un elenco e descrizione delle strutture ricettive e delle aziende agricole con vendita diprodotti locali; il passaporto del piccolo camminatore per timbrare i percorsi fatti con riconoscimento finale (come avviene per la “credenziale” di altri e più noti cammini). Arricchita da accattivanti immagini e da un testo di Liverio Carollo che la definisce «un invito sorridente a frequentare le vicine valli, ormai l’unica riserva di verde che ci rimane. Valli che custodiscono bellezza, tradizioni, storia e cultura e che svolgono oggi un ruolo “sanitario” e possono contribuire al nostro ristoro psicofisico», il volume illustra percorsi e itinerari adatti a tutti, specialmente alle famiglie con bambini.

Paesaggio autunnale a Posina

Elencarli tutti qui è impossibile ma ne suggeriamo alcuni. Come quello di Cogollo del Cengio “Colpo d’occhio sulla Valle di 6,6 km percorribili in due ore e mezza circa: un percorso che porta alla scoperta della bellissima campagna di Cogollo, percorribile in ogni periodo dell’anno. Dai grandi tappeti erbosi in primavera, alla tavolozza multicolore in autunno, questo luogo regala un bellissimo colpo d’occhio sulla valle. Camminando tra campi e alberi si arriva in un luogo suggestivo, immerso nel verde e circondato dagli ulivi: l’antica chiesetta di Sant’Agata.È un angolo di storia di questo paese che è anche una tappa del Cammino delle Apparizioni che da Vicenza conduce in Trentino. L’altra metà del percorso si fa lungo il Sentiero Alto, una storica via che passa a monte del paese e che incrocia l’antica Strada Romana. Lungo il percorso si incontra anche la vecchia ferrovia che collegava Piovene Rocchette ad Asiago e i resti dell’antico ponte.

Un altro suggerimento è ad Arsiero, “Tovo”: “la val de l’acqua fresca di 7 km percorribili in tre ore circa. La Val di Tovo, rigogliosa e verdeggiante, si raggiunge in 10 minuti di macchina da Arsiero: lasciando l’auto nei pressi del piccolo cimitero della frazione di Castana, si sale a piedi lungo la strada asfaltata, poco frequentata e in parte riparata dal bosco.

Possiamo godere del rumore del torrente che accompagna la camminata; siamo avvolti dalla natura. Lungo il cammino, prima di proseguire all’interno della Val di Tovo, si consiglia una visita a contrà Brunelli, un esempio di contrada rurale con qualche curiosità da scoprire: una moltitudine di fiori variopinti e una sorta di piccolo ed eccentrico museo a cielo aperto: riguarda la civiltà rurale di valle ed espone numerosi attrezzi del mondo contadino. La scritta “Villa Nevoso” esposta tra due case, racconta dell’ultimo posto della contrada dove si scioglie la neve al disgelo. Alla fine delle case una breve salita porta al campanile della contrada che vediamo già dal fondovalle: si tratta di una costruzione ad uso civico che serviva per difendere i valligiani da eventuali pericoli esterni, o calamità naturali e come voce collettiva per gli abitanti delle contrade, in quantosegnava momenti di vita quotidiana come l’inizio e la fine dei lavori nei campi e l’annuncio del giorno festivo. Una volta salutata contrà Brunelli saliamo verso contrà Facci: da qui, la seconda metà del percorso è totalmente dentro al bosco di faggi.

L’itinerario ‘Sui passi delle ovarole’, a Posina, consiste in 7,5 km e circa tre ore di cammino in un posto ricco di storia e magia.

Giulia Stenghele, autrice della raccolta di percorsi

Un terzo percorso è a Posina “Sui passi delle ovarole”, 7,5 km e circa tre ore di cammino: un posto magico e ricco di storie in uno dei Comuni più piccoli del Vicentino, incastonato tra le montagne e attraversato dal torrente omonimo dall’acqua trasparente. L’itinerario suggerisce di percorrere l’antico Sentiero delle Ovarole, chiamato così in omaggio alle donne provenienti da Terragnolo in Trentino, che per secoli hanno percorso quotidianamente queste antiche mulattiere per raggiungere le contrade alte della valle e vendere i prodotti della terra. Il periodo preferito per camminare in questi luoghi è sicuramente l’autunno, quando le montagne che sovrastano la stretta valle e i fitti boschi creano un caleidoscopio di colori meravigliosi. Il percorso è di grandissima suggestione e consentiva un piccolo ma vitale commercio per la Val Terragnolo, da cui provenivano per lo più donne di quella vallata, che trasportavano uova e altre povere merci. Il viaggio richiedeva tutta la giornata e lungo il percorso si erano sviluppate locande e osterie per dar loro ristoro. Probabilmente era un itinerario frequentato anche dai contrabbandieri, molto attivi nell’area con prodotti come tabacco, sale, zucchero e altri articoli di monopolio. La valle di Terragnolo, fino al 1918, si trovava in territorio austroungarico.

Commenta

Clicca qui per lasciare un commento