Itinerari

Alla scoperta delle Apparizioni mariane

“Il Cammino delle apparizioni” propone 130 chilometri lungo i quali si possono visitare affascinanti luoghi meta di pellegrinaggi.

Sarà per il fascino del più famoso tra i Cammini, quello di Santiago di Compostela. O forse sarà perchè da qualche anno anche nella nostra provincia sono sempre di più le persone appassionate di camminate e vita all’aria aperta, per non parlare di quelli che ‘creano’ nuovi percorsi, come è accaduto di recente per il Cammino di Adelaide tra i Colli Euganei e i Berici con meta l’eremo di San Cassiano a Lumignano di Longare: 80 chilometri ispirati alla leggendaria Imperatrice e Santa Adelaide di Borgogna. Sta di fatto che anche i percorsi di carattere storico, culturale e religioso stanno guadagnando sempre più consensi e in questa occasione vogliamo proporveneuno che possiede numerosi spunti di interesse e richiamo, da quelli spirituali a quelli più semplicemente naturalistici. Si tratta del Cammino delle Apparizioni, un itinerario che, come si comprende facilmente dal nome, conduce alla scoperta dei principali luoghi di fede e devozione nel territorio vicentino fino ad arrivare in Trentino, e più precisamente nell’alta Valsugana. In tutto si tratta di circa 130 chilometri tra due provincie e tre diocesi (Vicenza, Padova e Trento), lungo i quali si possono vedere e visitare alcuni luoghi che nei secoli sono stati interessati da apparizioni mariane e dove ancora oggi sono presenti importanti santuari meta di frequenti pellegrinaggi. A ben vedere Vicenza può < rivendicare > la paternità di questa iniziativa, per il semplice fatto che l’idea originaria di creare il cammino è stata dell’ex sindaco di Valdastico Claudio Guglielmi, presidente dell’associazione Cammino Passo dopo Passo, un sodalizio nato per volontà di un gruppo di persone convinte della riscoperta e divulgazione dei cammini a piedi, non solo come attività per il tempo libero ma come vero e proprio stile di vita.

Il Santuario di Monte Berico a Vicenza.

Il percorso, che eventualmente si può fare anche in bicicletta, inizia dal Santuario di Santa Maria dei Miracoli a Lonigo (nella foto grande in alto),proseguendo per quello ben noto della Madonna di Monte Berico a Vicenza, dirigendosi poi verso il Santuario della Madonna dell’Olmo a Thiene, il Monastero della Resurrezione a Cogollo del Cengio, la chiesa di Brancafora nell’alta valle dell’Astico e la chiesa di San Sisto di Caldonazzo fino a raggiungere il Santuario della Madonna a Baselga di Pinè in Valsugana dove il tragitto si conclude. Questo itinerario si può percorrere in sei tappe distinte: da Lonigo a Vicenza (30 km); da Vicenza a Thiene (24 km); da Thiene a Cogollo del Cengio (18 km); da Cogollo a Brancafora (21 km); da Brancafora a Caldonazzo (17 km); infine da Caldonazzo a Montagnaga di Pinè (17 km). La prima parte del percorso, da Lonigo a Vicenza, è stata inserita successivamente al lancio dell’itinerario avvenuto tre anni fa, grazie al coinvolgimento del Cai di Lonigo. Una volta terminate le sei tappe, chi volesse può eventualmente proseguire da Pinè a Trento percorrendo altri 14 chilometri fino ad arrivare in piazza del Duomo nel capoluogo trentino.

Alcune indicazioni storiche e paesaggistiche su questo itinerario: del santuario thienese si narra che nel 1530 la Madonna apparve tre volte a tre pastorelle sopra una pianta di olmo e in quel luogo fu costruita una cappella alla Vergine, poi trasformata nell’attuale edificio in cui risiedono i frati Cappuccini; il monastero di Cogollo del Cengio era una chiesa parrocchiale e oggi ospitauna congregazione di suore, la Piccola Famiglia della Resurrezione; la chiesaparrocchiale di Santa Maria Assunta a Brancafora fu per secoli l’unico centro religioso dell’alta valle dell’Astico; giuntiin Trentino, si tocca la parrocchiale di Caldonazzo dedicata a San Sisto

Martire, uno dei primi Papi della Chiesa; da Caldonazzo, località famosa per il suo lago, vicino all’altro e più piccolo lago di Levico, si arriva a Montagnaga, frazione di Baselga di Pinè (anche qui ci sono due laghi contigui e molto frequentati nella stagione estiva); a Montagnaga c’è il santuario della Comparsa o della Madonna di Pinè, il più frequentato santuario mariano del Trentino, dove si narra che nel 1729 la Vergine apparì ad una pastorella del paese per cinque volte.

Un importante dettaglio, come avviene per il ben più noto Cammino di Santiago, è che ai pellegrini che scelgono questo percorso tra Veneto e Trentino viene rilasciata dalla stessa associazione la “credenziale”, un documento che determina lo status di pellegrino lungo il tragitto e che dà diritto ad usufruire dell’ospitalità nei conventi o nei monasteri e di migliori condizioni in tutte le strutture di accoglienza convenzionate. Sulla credenziale vengono apposti i timbri che attestano il passaggio nelle varie località e il giorno in cui questo è avvenuto. Un’ultima annotazione riguarda l’inserimento del Cammino delle Apparizioni nel più ampio Cammino dell’Unione, che transita attraverso sette regioni italiane dal Brennero a Santa Maria di Leuca in Puglia, passando appunto per l’alto vicentino.

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